Posted by: In: polisonnografia 07 Mag 2025 0 comments

Il polisonnogramma (PSG), dai pazienti chiamata polisonnografia, è un esame diagnostico fondamentale che agisce come un vero e proprio “detective del sonno”.
Immagina di poter sbirciare cosa succede nel tuo corpo mentre dormi: questo è ciò che fa il polisonnogramma!
In sostanza, è una registrazione completa e indolore di diverse attività fisiologiche che avvengono durante la notte, fornendo ai medici un quadro dettagliato del tuo sonno.

Pensa a un “diario notturno” del tuo corpo, che traccia:
– L’attività elettrica del tuo cervello, per capire le diverse fasi del sonno.
– I tuoi movimenti muscolari, per rilevare eventuali anomalie.
– Il battito del tuo cuore, per monitorarne la regolarità.
– Il tuo respiro e il flusso di aria, per identificare interruzioni o difficoltà.
– Il tuo russamento, un suono che può nascondere problemi.
– I livelli di ossigeno nel sangue, un indicatore cruciale della qualità della respirazione.

A cosa serve?
Il polisonnogramma è uno strumento prezioso per:
Svelare i misteri dei disturbi del sonno, quantificando e analizzando le alterazioni del tuo riposo.
Individuare e misurare gli eventi respiratori notturni, come le apnee del sonno, anche quando non te ne accorgi.
– Verificare se questi eventi respiratori causano una riduzione dell’ossigeno nel sangue (desaturazione), un fattore di rischio per la salute.

È un esame raccomandato quando si sospettano:
– Le apnee ostruttive del sonno (OSAS) caratterizzate da ripetute interruzioni della respirazione.
– La narcolessia, un disturbo che causa sonnolenza diurna eccessiva e attacchi di sonno improvvisi.
– La sindrome dei movimenti periodici degli arti (Sindrome delle gambe senza riposo) che provoca movimenti involontari durante il sonno.
– Le parasonnie, comportamenti anomali che si verificano durante il sonno (come il sonnambulismo o il parlare nel sonno).
– L’insonnia cronica, quando le difficoltà a dormire persistono nel tempo.

Come si svolge questo “esame da detective”?
La bella notizia è che il polisonnogramma può essere comodamente eseguito a casa tua! Questo ti permette di dormire nel tuo ambiente abituale, rispettando i tuoi ritmi e le tue abitudini, il che rende la registrazione più naturale e affidabile.
Verrà posizionata una fascia elastica intorno all’addome e al torace per registrare i movimenti respiratori. Delle piccole cannule nasali verranno inserite all’ingresso delle narici per misurare il flusso d’aria, e un piccolo sensore al dito rileverà i livelli di ossigeno nel sangue. Tutti questi sensori sono collegati a un dispositivo di registrazione portatile, che catturerà i dati durante tutta la notte!

È un esame doloroso o pericoloso? Assolutamente no!
Il polisonnogramma è un esame semplice, sicuro e completamente non invasivo. Tutti i sensori sono progettati per essere facilmente tollerati e non interferiranno con il tuo riposo notturno. Potrai dormire sonni tranquilli mentre questo “detective” raccoglie preziose informazioni sulla tua salute del sonno. In sintesi, il polisonnogramma è un alleato prezioso per capire come dormi e per identificare eventuali problemi che potrebbero influire sulla tua salute e sul tuo benessere generale. È un esame indolore, comodo e ricco di informazioni utili per prenderti cura del tuo sonno.

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Hai mai provato la sensazione che il mondo giri intorno a te, anche quando sei fermo? Oppure un senso di instabilità, come se stessi per cadere da un momento all’altro? Le vertigini non sono semplici giramenti di testa, ma un vero e proprio disturbo dell’equilibrio che può compromettere la qualità della vita.

Se le vertigini ti colpiscono frequentemente, potresti avere un problema vestibolare, legato all’orecchio interno. Vediamo insieme le cause più comuni, i sintomi e le soluzioni disponibili per ritrovare stabilità.

Vertigini: cosa si prova?

Le vertigini possono manifestarsi con diversi sintomi, tra cui:

✅ Sensazione di rotazione: il mondo sembra girare attorno a te o sei tu a percepirti in movimento, anche da fermo.
✅ Instabilità: difficoltà a camminare dritto, sensazione di sbandamento.
✅ Nausea e vomito: spesso accompagnano le vertigini a causa della confusione nei segnali al cervello.
✅ Altri sintomi associati: sudorazione improvvisa, pallore, acufeni (ronzii nelle orecchie), abbassamento dell’udito.

Perché si verificano le vertigini?

L’equilibrio del nostro corpo è regolato da un sistema complesso che coinvolge l’apparato vestibolare, situato nell’orecchio interno. Quando questo sistema non funziona correttamente, invia segnali errati al cervello, causando vertigini e perdita di stabilità.

Le cause possono essere molteplici. Ecco le più comuni:

🔎 Vertigine Parossistica Posizionale Benigna (VPPB)

La VPPB è la causa più frequente di vertigini periferiche ed è scatenata da movimenti improvvisi della testa, come alzarsi rapidamente dal letto o girarsi nel sonno. È dovuta al distacco di piccoli cristalli di calcio (otoliti) nei canali semicircolari dell’orecchio interno, che interferiscono con la percezione del movimento.

🔎 Malattia di Ménière

Questa patologia cronica dell’orecchio interno provoca:
✔️ Episodi ricorrenti di vertigini intense
✔️ Perdita dell’udito fluttuante
✔️ Acufeni (ronzii)
✔️ Sensazione di orecchio ovattato

Si ritiene che la malattia di Ménière sia causata da un accumulo di endolinfa, un liquido presente nell’orecchio interno che, se in eccesso, altera la funzione vestibolare e uditiva.

🔎 Neuronite Vestibolare

È un’infiammazione del nervo vestibolare, spesso di origine virale. Provoca vertigini improvvise, nausea, vomito e instabilità che possono durare giorni o settimane.

🔎 Emicrania Vestibolare

Alcune persone che soffrono di emicrania sperimentano anche episodi di vertigini, che possono manifestarsi prima, durante o dopo un attacco di mal di testa.

🔎 Altre cause

✔️ Traumi cranici
✔️ Uso di farmaci ototossici (che danneggiano l’orecchio interno)
✔️ Raramente, tumori del nervo vestibolare

Quando rivolgersi a uno specialista della Vestibologia?

Se le vertigini sono frequenti, improvvise o accompagnate da perdita dell’udito e acufeni, è importante rivolgersi a uno specialista. Lo Studio Losito offre percorsi diagnostici avanzati per individuare la causa delle vertigini e trattamenti mirati per ristabilire il tuo equilibrio.

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L’ostruzione respiratoria nasale è una condizione caratterizzata dalla difficoltà a respirare attraverso il naso, che può influire negativamente sulla qualità della vita e compromettere lo stato di salute generale se non trattata adeguatamente. Le cause possono essere sia di natura morfologica (ad esempio deviazione del setto nasale) sia infiammatoria (come rinite, rinosinusite, poliposi nasale). In rari casi, l’ostruzione può essere provocata da tumori.

Cause dell’ostruzione nasale

Le principali cause includono:

  1. Ipertrofia dei turbinati inferiori: I turbinati, strutture nasali che riscaldano e umidificano l’aria, possono ingrossarsi a causa di allergie o infiammazioni, riducendo il flusso d’aria.
  2. Deviazione del setto nasale: Una deviazione del setto, che separa le due cavità nasali, può causare difficoltà respiratorie bloccando parzialmente o completamente il passaggio dell’aria.
  3. Collasso della valvola nasale: Una debolezza delle cartilagini nasali può causare il collasso delle narici durante l’inspirazione, limitando il flusso d’aria.
  4. Ipertrofia delle adenoidi (nel bambino): Le adenoidi ingrossate possono ostruire il naso e aumentare il rischio di infezioni respiratorie.
  5. Rinite allergica e non allergica: L’infiammazione della mucosa nasale può derivare da allergie o da fattori irritanti ambientali.
  6. Atresia coanale (nel bambino): Una malformazione congenita che causa una parziale o totale ostruzione delle cavità nasali.
  7. Rinosinusite e poliposi nasale: L’infiammazione cronica dei seni paranasali può portare alla formazione di polipi che ostruiscono le vie respiratorie.
  8. Neoformazioni: La presenza di tumori benigni o maligni richiede una diagnosi tempestiva e approfondita.

Sintomi comuni

I principali sintomi di ostruzione nasale includono:

  • Difficoltà a respirare, sia a riposo che durante l’attività fisica
  • Congestione nasale persistente
  • Secrezioni nasali dense
  • Sensazione di naso che cola o muco in gola
  • Dolore facciale
  • Riduzione dell’olfatto e del gusto
  • Problemi del sonno e sensazione di orecchio ovattato
  • Tosse e febbre ricorrente

Diagnosi

La diagnosi dell’ostruzione nasale prevede una valutazione accurata da parte dello specialista. Oltre alla raccolta dell’anamnesi e a un esame fisico, può essere necessaria un’endoscopia nasale per esaminare la cavità nasale. In alcuni casi, vengono prescritti ulteriori esami diagnostici, come la TAC, la risonanza magnetica e test allergologici o pneumologici.

Trattamenti

Il trattamento varia a seconda della causa dell’ostruzione nasale e può includere:

  • Farmaci: Spray nasali a base di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e, in casi specifici, decongestionanti vasocostrittori per brevi periodi.
  • Igiene nasale: Lavaggi nasali con soluzione fisiologica per mantenere pulite le vie respiratorie.
  • Chirurgia: In caso di deviazione del setto nasale, poliposi nasale o ipertrofia dei turbinati, possono essere necessari interventi chirurgici, tra cui settoplastica, decongestione dei turbinati o chirurgia endoscopica dei seni paranasali. Nei bambini con adenoidi ingrossate, può essere indicata l’adenoidectomia.
  • Biopsia: In presenza di neoformazioni sospette, una biopsia può determinare la natura del tessuto.

Il trattamento mira a ripristinare una respirazione nasale adeguata, migliorando la qualità della vita e prevenendo complicazioni a lungo termine.

Se riscontri difficoltà respiratorie persistenti, consulta uno specialista per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato. La salute del respiro è essenziale per il benessere generale.

Posted by: In: Bambini 27 Nov 2024 0 comments Tags: , ,

L’otalgia, comunemente chiamata mal d’orecchio, è un sintomo frequente soprattutto nei bambini. Si manifesta come un dolore che può interessare un solo orecchio oppure entrambi, essere continuo o intermittente e spesso si accompagna ad altri disturbi, come una riduzione della capacità uditiva.

Questo tipo di dolore può derivare da problemi che interessano direttamente l’orecchio oppure essere “riferito”, ovvero provenire da altre strutture vicine (ad esempio la bocca) che condividono la stessa innervazione sensitiva. In questo caso si parla di otalgia riflessa o secondaria.

LE CAUSE PIù COMUNI DI OTALGIA

  • OTITE ESTERNA

Un’infiammazione dell’orecchio esterno, spesso associata ai bagni estivi in mare o in piscina.
I sintomi principali includono:

  • Dolore intenso, accentuato dal semplice tocco del padiglione auricolare
  • Sensazione di orecchio ovattato
  • gonfiore del condotto uditivo
  • Prurito
  • Fuoriuscita di pus e, talvolta, febbre.
  • OTITE MEDIA ACUTA

È causata dall’accumulo di muco nell’orecchio medio, che esercita pressione sulla membrana timpanica. Questa condizione può complicarsi, evolvendo in un’otite purulenta a causa di infezioni virali o batteriche.
Quando il timpano si perfora, si verifica:

  • Fuoriuscita di materiale dall’orecchio (otorrea)
  • Risoluzione del dolore e una sensazione di sollievo
  • TAPPO DI CERUME O CORPI ESTRANEI

Un tappo di cerume o la presenza di oggetti nel condotto uditivo può ridurre la capacità uditiva e causare dolore, soprattutto se il cerume è spinto in profondità dall’uso improprio di strumenti come i cotton fioc. Il dolore può essere particolarmente intenso dopo il contatto con l’acqua (ad esempio, dopo un bagno).

  • TRAUMI ALL’ORECCHIO

Eventi come:

  • Lesioni provocate da cotton fioc.
  • Un tuffo mal calcolato.
  • Un volo in aereo durante un raffreddore.

Questi traumi possono provocare:

  • dolore
  • sensazione di ovattamento auricolare
  • calo dell’udito
  • fischi nelle orecchie (acufeni)
  • vertigini

Nei casi più gravi, può verificarsi anche la perforazione della membrana timpanica.

COME COMPORTARSI IN CASO DI MAL D’ORECCHIO NEI BAMBINI?

Se il bambino lamenta dolore all’orecchio, è importante mantenere la calma e osservare eventuali sintomi associati, come febbre, perdita di udito o fuoriuscita di liquidi dall’orecchio. Evitate rimedi fai-da-te, come l’uso di cotton fioc o gocce senza prescrizione medica.

La cosa migliore è consultare tempestivamente un medico specialista, che potrà individuare la causa e prescrivere il trattamento più adeguato, garantendo un rapido sollievo e prevenendo complicazioni